EDIZIONE CRITICA DELL’OPERA MUSICALE DI ANDREA LUCHESI. 

28.06.2020

IL VOLUME SARA' PRESENTATO NEL CORSO DEL 250° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI LUDWIG VAN BEETHOVEN. IL PROGETTO NASCE DA UNA STRETTA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI E STUDIOSI.

I promotori e gli autori

La creazione di Edizione Critica dell'opera musicale di Andrea Luchesi rappresenta una iniziativa apripista nel panorama dell'editoria musicale poiché si tratta di un lavoro che ha come oggetto l'intero corpus compositivo di un musicista italiano del secondo settecento. L'ambizioso progetto nasce da una stretta collaborazione tra istituzioni e studiosi appassionati del lavoro di Luchesi. Promotori del progetto sono l'amministrazione di Motta di Livenza, città natale di Luchesi, e Stefano Ervas direttore della fondazione Ada e Antonio Giacomini nonché ideatore e direttore del festival Andrea Luchesi. Il progetto è stato poi concretamente realizzato dal maestro Ernesto Sparago, compositore, cembalista, docente, esperto conoscitore e trascrittore di molta musica del settecento e dal maestro Agostino Taboga, regista teatrale, ricercatore, esperto conoscitore di carte filigranate veneziane. Da qui nasce il primo volume di Edizione Critica dell'opera di Andrea Luchesi che sarà presentato nel corso del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven formatosi, per più di un decennio, proprio nella cappella elettorale diretta da Luchesi. 

Andrea Luchesi

Obiettivi della pubblicazione

Uno degli obiettivi del progetto è richiamare l'attenzione di professionisti e amatori sulla prima formazione di Beethoven ancora oggi avvolta da un alone di mistero. Ma la finalità precipua del lavoro è mettere a disposizione di studiosi e musicisti un materiale musicale modernamente trascritto che possa rendere al meglio le musiche di Andrea Luchesi. Questo primo volume riguarda innanzitutto due inediti mai trascritti finora, si tratta di due arie tratte dalla cantata  

"Cheta l'onda..." e da " Il Demetrio"

che dimostrano quanto famoso fosse il musicista mottense e perché fosse stato chiamato nel corso della sua vita a celebrare con la sua musica alcuni dei più importanti nobili e regnanti del tempo.

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